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17/10/15

Apollo 11: Neil Armstrong e Buzz Aldrin avrebbero registrato un Alieno sulla Luna

Il video che vi mostriamo oggi, sta spopolando su YouTube ed è titolato “Alien on Moon | Proof of Apollo 11 cover-up”. Le immagini sarebbero tratte dalla pellicola del famoso “Project Blue Book” e mostrano qualla che sarebbe, la “prova definitiva di un alieno su Luna”.  Secondo l’autore della pubblicazione, le immagini sarebbero state girate durante un periodo di silenzio radio di due minuti avvenuto durante la missione Apollo 11.





Gli astronauti Neil Armstrong e  “Buzz” Aldrin,  avrebbero testimoniato questo “incontro ravvicinato” definito poi “incidente”,  poco dopo l’atterraggio dell’Apollo 11 sulla Luna. La trasmissione televisiva in diretta, poi, sarebbe stata interrotta per due minuti a causa di un surriscaldamento della telecamera. Sempre secondo l’utente MeniThings che conta oltre 8300 iscritti al suo canale YouTube), si tratta di una registrazione 16mm dell’originale trasmissione video dal vivo, inviata direttamente al governo degli Stati Uniti, che ne avrebbe bloccato la pubblica radiodiffusione.
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Il Project Blue Book,  diretto all’epoca dal famoso Prof. J. Allen Hynek, fu l’ultimo di una serie di studi condotti dell’aeronautica militare statunitense (USAF), tra il 1947 e il 1969, sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO) nel territorio statunitense e in buona parte delle Americhe e dell’Europa. Una parte degli archivi del Blue Book è stata resa pubblica e consultabile liberamente su internet. Le immagini contenute in questo video sarebbero state “rubate” da una località segreta del governo americano.
Rammentiamo i lettori  la misteriosa figura fotografata dalla NASA nel 1967. L’immagine denominata “The Shard” si riferiva ad un misterioso alieno che era apparso in un’immagine statica acquisita dalla sonda Lunar Orbiter III. Beh quella figura somiglia molto all’alieno registrato dai due astronauti. Anche su Google Moon è stato documentata la stessa figura aliena e che avrebbe una certa somiglianza a quella visto dalla sonda Lunar Orbiter. Si tratta di un’ombra oppure di una figura umanoide?  Per quanto riguarda il filmato del Blue Book,  sono in corso indagini approfondite sul video. Attendiamo l’esito!





14/10/15

La NASA e l’astronomo del Vaticano: “Prepariamoci alla scoperta degli Alieni”


Ci sono nella Storia (quella con la S maiuscola) dei momenti di passaggio fondamentali, delle fasi che segnano la svolta, delle epoche che cambiano il futuro dell’Umanità. Talvolta chi li vive si rende conto di essere all’inizio di una nuova era. Probabilmente è quello che sta accadendo alla nostra generazione, sul punto di scoprire- al di là di ogni ragionevole dubbio- l’esistenza di altre forme di vita nella galassia attorno a noi



Sembra davvero questione di tempo ormai e la scienza non vuole arrivare impreparata al grande giorno.

Ecco perché la NASA e la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti hanno riunito astronomi, storici, filosofi, fisici e teologi di tutto il mondo per un simposio dal tema significativo:”Prepararsi alla scoperta”. Ovviamente, degli altri esseri viventi del cosmo. Tra i punti del dibattito: valutare come dovremmo predisporci in vista dell’inevitabile individuazione di vita extraterrestre, sia essa in forma batterica oppure intelligente.
La NASA si prepara alla scoperta di vita aliena

“Stiamo considerando ogni possibilescenario in merito. Se si scoprono dei microorganismi, è un conto. Ma se si trovano creature intelligenti, è un altro. E secomunicano, è un altro ancora e in base a quello che ci dicono, se ne profila uno diverso!”, ha detto all’Huffington Post l’astrobiologo Steven J. Dick, ex della Nasa ed organizzatore di questa due-giorni diWashington.

“L’idea non è stare ad aspettare fino al giorno in cui arriveremo ad una scoperta, ma tentare di preparare il pubblico a tutte lepotenziali implicazioni in vista della scoperta.” Insomma, il punto non è se, ma quando ciò si verificherà. E anche l’ente spaziale americano ne è ben consapevole e vuole giocare d’anticipo. “Credo che a spingere la Nasa in questa direzione siano tutti i nuovi esopianeti individuati e i progressi dell’astrobiologia in generale. La gente considera molto probabile che troveremo qualcosa ed è un’opinione sostenuta anche dalla scienza: ad un certo momento, nel futuro, scopriremo la vita”, ha spiegato Dick.


L’astronomo del vaticano,
padre guy consolmagno
Tra gli esperti chiamati a confrontarsi su queste tematiche c’era anche l’ astronomo del Papa, Padre Guy Consolmagno, neopresidente del Vatican Observatory Foundation, noto per le sue affermazioni in merito alla possibilità di catechizzare anche gli Alieni. La sua frase “qualsiasi entità- non importa quanti tentacoli possa avere- possiede un’anima”  lo ha portato alla ribalta internazionale, insieme alla sua dichiarata disponibilità a somministrare il battesimo ad E.T.- ma solo su richiesta…

Al Simposio, il gesuita ha ribadito il concetto mentre al quotidiano online ha spiegato il suo approccio all’argomento. “Credo che la vita aliena esista, ma non ne ho le prove.  Ne sarei davvero entusiasta e renderebbe la comprensione della mia religione più profonda e ricca, in modo che ancora non so neppure immaginare, ed è per questo che sarebbe tanto esaltante”, ha affermato. “Essere un bravo scienziato significa ammettere che non possediamo tutta la verità, c’è sempre da imparare”. E a suo avviso, l’ annuncio epocale -non siamo soli nell’ Universo, anzi, siamo circondati da forme di vita…-  non scatenerebbe affatto il panico.

“Penso che in realtà ci sarebbero tre giorni di stupore, ma poi torneremmo a preoccuparci dei programmi Tv o delle follie che accadono a Washington. Perché l’umanità è fatta così. E la maggior parte delle persone sono come me: noi ce l’aspettiamo che là fuori ci sia qualcosa. E la nostra reazione sarebbe: wow, grazie al cielo, era ora…”

A rendere così sicuri gli scienziati che sia ormai partito il conto alla rovescia, sono i numeri-enormi, impressionanti- relativi alle stelle e ai sistemi planetari attorno a noi. Certo, sono solo stime perché nessuno sa con esattezza quante copie della Terra, dotate delle medesime caratteristiche adatte alla vita, esistano realmente, ma la statistica non è un’opinione e i potenziali mondi abitati sono davvero innumerevoli- proprio come diceva, quattro secoli fa, Giordano Bruno.

“I pianeti del genere, nella nostra galassia, sono decine di miliardi, senza parlare delle lune. E il numero delle galassie che siamo in grado di vedere è circa 100 miliardi”, ha affermato Seth Shostak, astronomo del SETI Institute. Solo nella parte di universo che noi riusciamo ad osservare, ci potrebbero essere 10 mila miliardi di stelle.


Solo nella via lattea potrebbero esistere
miliardi di gemelli della terra
“Sappiamo che la maggior parte ha dei pianeti, per il 70-80 per cento. Se tutti questi pianeti sono privi di vita e l’uomo è l’unica cosa interessante del cosmo, bè, allora è un miracolo. Sarebbe un’eccezione a livelli estremi. Un approccio più pragmatico è invece dire: no, l’uomo non è unmiracolo, è  solo uno dei tanti nell’elenco. Il punto di arrivo è ipotizzare che una stella su 5 possa avere un omologo della Terra. E questo significa un sacco di mondi abitabili. Anzi, il numero delle copie della Terra nella sola nostra galassia potrebbe essere nell’ordine di 50 miliardi.”

Quante potrebbero ospitare civiltà così evolute da possedere una tecnologia a noi ancora sconosciuta in grado di compiere viaggi interstellari? La scoperta della vita extraterrestre passerà anche dall’individuazione di un’ astronave in volo in un punto della galassia? Sarà il James Webb Space Telescope, in orbita dal 2018 per analizzare le atmosfere dei pianeti lontani, a trovare anche la prova dell’esistenza degli Ufo?

Domande che l’ Huffington Post ha rivolto a Steven J. Dick e alle quali l’astrobiologo non si è sottratto. Anzi, ha dato una risposta che dovrebbe far riflettere i tanti scettici ad oltranza che per principio ritengono l’argomento UFO una baggianata da non prendere neppure in considerazione. “Io cerco di tenere la mente aperta”, ha detto Dick. “ Il 90 e passa per cento di avvistamenti è spiegabile come fenomeni naturali. Il punto è cosa dobbiamo fare del restante 3 o 4 per cento. Secondo me, andrebbe ulteriormente studiato.

Per definizione, gli UFO sono qualcosa che non sappiamo cosa sia. Potrebbero essere fenomeni fisici, psichici o sociali che ignoriamo. Certo, è un bel salto concludere che siano extraterrestri, non ne vedo la dimostrazione. Non ho analizzato da vicino i dati per poter affermare che ci sia una forma di intelligenza dietro ad essi, ma ho visto abbastanza per sapere che ci sono delle realtà non spiegate che dovremmo osservare meglio e per il momento il governo degli Stati Uniti non lo sta facendo.”

12/10/15

La NASA conferma che l’Asteroide chiamato 86666 largo circa 3 km è diretto verso la Terra



Moltissimi quotidiani internazionali ne danno conferma. L’asteroide 86666, identificato 16 anni fa e classificato come un “oggetto potenzialmente pericoloso” –  come riporta l’agenzia spaziale statunitense – si sta avvicinando alla Terra.  Tuttavia, la NASA ha anche detto che ci sono poche possibilità che l’impatto di un asteroide o cometa possa avvenire nel prossimo futuro con la Terra.

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